Anche il Bonus sicurezza è stato confermato fino a
fine 2024. Consiste in una detrazione fiscale del 50% delle
spese sostenute per l'acquisto e l'installazione di sistemi di sicurezza
per la casa, con limite massimo di spesa pari a 96.000€.
Non è necessario
che l'immobile sia soggetto a lavori di ristrutturazione, e gli interventi
finanziabili devono essere atti a prevenire/ridurre il rischio
del compimento di atti penalmente illeciti da parte di terzi (quali, ad esempio,
furto, aggressione, sequestro di persona...) e, ovviamente, devono essere
rispondenti alle norme tecniche del settore.
Guerrieri Sicurezza di Varese si occupa della vendita e dell'installazione di
casseforti di ogni genere e di qualsiasi dimensione.
La maggior parte delle nostre
casseforti sono certificate dalle normative europee antiscasso.
Noi tutti abbiamo bene in
mente come scegliere una cassaforte da muro, da appoggio o un armadio porta fucili e fin qui le
idee sono chiare.
Cosa mettere nella cassaforte lo sappiamo benissimo e poi durante la
scelta ecco comparire
due numeri,
UNI 1143-1 e UNI 14405.
Nel 1997 venne pubblicata la normativa europea UNI EN 1143-1, norma di riferimento per le
casseforti uso gioielleria o banca, casseforti ad uso professionale, relativamente alla
resistenza al furto.
Le caratteristiche principali
delle casseforti professionali sono l'estrema resistenza agli attrezzi da scasso, sia meccanici
che termici, il peso, sempre oltre il quintale fino a decine di quintali e l'assicurabilità
garantita dalla norma, ovvero è possibile
assicurare la merce contenuta nella cassaforte.
Nel 2005, infine, venne pubblicata la prima
normativa europea dedicata alle casseforti ad uso domestico, la UNI EN 14450. Per la prima volta
venivano classificate anche le piccole
casseforti da casa.
Vedi normativa certificazioni nello specifico e simboli:
Quindi :
Uni EN 1143-1
Casseforti uso professionale
UNI EN 14450 Casseforti uso privato – Secure safe cabinets- Contenitori rinforzati sicuri
Sia i mobili blindati che le versioni murate devono essere sottoposte a prove di resistenza
all'accesso tramite attrezzi da scasso come ad esempio mazza, martinetto idraulico etc.
Una
volta superati i test necessari, dovrà essere
compilato il rapporto di prova contenente il nome del laboratorio, la data e il luogo, il quale
attesterà l'idoneità del prodotto.
Sono fondamentali per capire di quale cassaforte si ha bisogno e per comprendere le reali
caratteristiche del prodotto.
Come acquirente occorre riconoscere l'alta qualità di una
cassaforte dalla sua certificazione. Altre promesse
in materia di sicurezza sono, nella maggior parte dei casi, solo messaggi pubblicitari.
La normativa europea fa riferimento a cassette di sicurezza sicure che chiamiamo Casseforti.
Il test da superare tratta di sfondamento e fa riferimento a un martello da 1,5 kg e manico da
40cm; ossia, per essere a “prova di ladro”
un contenitore dovrebbe resistere a un tale attacco per almeno un minuto (per essere
classificata al livello I) o per un due minuti e mezzo (livello II).
Sappiamo tutti che il
più sprovveduto tra i malintenzionati si presenta
con una mazza da 4 kg. E ancora: la normativa parla di scasso con trapano da 500W. Oggi tra i
più economici che si trovano sugli scaffali di un comunissimo centro bricolage se ne trovano
tanti da 750W.
Le casseforti certificate
con la norma UNI 14450 resistono ad attacchi per periodi brevi.
Il discorso in realtà si
articola su due fattori; il primo introdotto dal legislatore che è “ ad uso privato “, ovvero si
tratta di casseforti installate in case
e nelle quali vengono riposti beni di valore non rilevante; il secondo fattore sta nel rapporto
prezzo d'acquisto in relazione al bene da proteggere.
Poi la banale considerazione che una
cassaforte certificata con la norma
UNI 14450 installata in una casa si integri in altri sistemi di sicurezza. Inoltre il vicinato,
che dovrebbe sentire i rumori durante il tentativo di scasso, svolge in modo perfetto il suo
mestiere, soprattutto se si ha intenzione
di acquistare un prodotto Europeo che è stato controllato e testato in laboratori
certificati.
Quindi la norma UNI 14450 si suddivide in due categorie
S1
certificato di resistenza Base
S2 certificato di resistenza
Superiore
La norma europea di riferimento per le casseforti professionali è la UNI EN 1143-1, che
classifica i prodotti in 14 gradi di resistenza crescenti da 0 a XIII mediante prove soggettive,
eseguite cioè da operatori esperti, presso laboratori
specializzati.
Le casseforti da 0 a X prevedono due prove: accesso parziale e accesso totale, che generano
due valori di resistenza (RU) ai quali corrisponde un certo grado di sicurezza.
Le
casseforti con grado di sicurezza XI a XIII
devono superare solo la prova di accesso totale. La norma europea UNI EN 1143-1:2009 si pone lo
scopo di classificare i mezzi di custodia siano essi casseforti, camere corazzate o porte per
camere corazzate sulla base della resistenza
all'effrazione portata con mezzi quali trapani, dischi da taglio, cannello ossiacetilenico e
lancia termica ed altri ancora.
L'I.C.I.M. (Istituto italiano di certificazione per la
meccanica) ha aggiunto altre regole (70R002)
che prevedono due prove oggettive di penetrazione, realizzate con una massa battente e un
cannello ossiacetilenico mosso tridimensionalmente da un sistema computerizzato.
Il
superamento di tali prove e di quelle previste dalla
norma europea consente di classificare il mezzo di custodia secondo gradi crescenti espressi con
lettere dell'alfabeto greco, da alfa a lambda.
Le casseforti certificate antiscasso sono
realizzate con tecniche precise e materiali
di elevata qualità, tra cui il ruolo più importante è rivestito dall'acciaio; il corpo e i
battenti sono costruiti in multistrato acciaio/lega pesante, le zone serrature e le aree di
chiusura sono rinforzate con antistrappo.
Quindi la norma Uni EN 1143-1 si suddivide in
14 categorie:
● 0
● I
● II
● III
● IV
● V
● VI
● VII
●
VIII
● IX
● X
● XI
● XII
● XII
Se state cercando una cassaforte
sicura e che resista all'attacco di un professionista cercate la norma UNI 1143.
Per identificare e garantire le casseforti “a norma UNI 14450“, il fabbricante è tenuto a marcare
in modo indelebile i prodotti conformi, riportando le seguenti informazioni: i propri dati
identificativi, il numero della norma, il
livello di sicurezza della cassaforte (S1 o S2), l'anno di produzione.
Le
casseforti devono inoltre essere provviste di un manuale di istruzioni per l'uso a cura del
produttore e di tutta la documentazione
tecnica necessaria, che dovrà contenere ad esempio i disegni dei campioni di prova con le
caratteristiche del prodotto (peso, dimensioni interne ed esterne, quantità, posizionamento e
tipologia delle serrature e dei dispositivi
di chiusura, posizione e dimensioni di tutti gli eventuali fori che attraversano il materiale di
protezione, etc.).
Questo dipende dalle esigenze individuali, cosa si vuole proteggere, e quali saranno le esigenze
di sicurezza in futuro. Oltre a denaro contante, orologi e gioielli, anche gli apparecchi
elettronici sono particolarmente ambiti dai
ladri.
Pertanto la cassaforte dovrebbe essere abbastanza grande per notebook, iPad, telefoni
cellulari e smartphone, fotocamere digitali e altri prodotti high-tech. Più alto è il valore dei
beni da proteggere, maggiore deve essere
il grado di sicurezza.
Come detto prima, adesso hai chiaro la differenza fra le due certificazioni .
Un orientamento
nella scelta della classe di resistenza lo puoi ottenere anche dal tuo assicuratore, se hai
previsto di assicurare il contenuto. In tutti
gli altri casi una buona cassaforte ad uso privato è adatta ad ogni esigenza di sicurezza.
La certificazione è importante perché si basa sugli esigenti standard europei. I loro criteri
sono rigidi e non consentono ai fabbricanti di trasgredire.
In conclusione le
certificazioni delle casseforti e le loro serrature
sono in Europa, e nel Mondo, molte di più di quelle citate. Noi ci siamo limitati a quelle
riferite all'Italia che, come avete letto, prevedono anche prove aggiuntive.
Sono presenti
nel mercato numerosi modelli di casseforti
di fabbricazione orientale che offrono un prezzo di acquisto molto basso ma soffrono di carenze
tecnologiche e costruttive tali da poterle considerare al massimo delle buone cassette di
sicurezza.
Infatti la loro resistenza
ai tentativi di effrazione è insufficiente. Gli sportelli realizzati in metallo di modesto
spessore, cerniere fissate con deboli punti di saldatura, componenti interni in plastica e
schede elettroniche non protette le rendono inadatte
alla protezione di oggetti di valore. Da ricordare che casseforti con frontali sotto gli 8 mm di
spessore e spessore cornice sotto i 5 mm non possono essere certificate secondo le normative Uni
14450.
La maggior parte delle casseforti Bordogna sono certificate con
diversi
gradi di
resistenza secondo le principali Normative Europee (EN 14450 e EN 1143-1).
Per l'uso privato la Normativa Europea di riferimento è la EN 14450 con gradi di
resistenza S1 e S2. Un orientamento nella scelta della classe di
resistenza è data dai massimali di assicurazione previsti, informazioni che dovrebbero
essere ottenute dalla propria compagnia di assicurazione prima dell'acquisto.
Grazie alla forte propensione all’innovazione ed all’impegno
costante
nel miglioramento ed ampliamento di gamma dei propri prodotti,
TECHNOMAX ha acquisito
nel
corso degli anni una solida posizione a livello Europeo nel settore della Sicurezza Passiva
per il settore privato,
professionale ed alberghiero.